LA STORIA DEL RIFUGIO
Il rifugio Grongios Martre nasce da un’idea di Peiu, apprezzato artigiano di Pontechianale.
Innamorato da sempre del Bosco dell’Alevè, Pietro acquista alcune baite diroccate e nel 1999 inizia una minuziosa ricostruzione utilizzando solo materiale locale (pietre e legno di pino cembro). L’amore per la tradizione e la capacità dell’artigiano, unite a un notevole spirito di sacrificio, permettono un recupero in chiave moderna di una struttura ormai quasi cancellata dal tempo.
La muratura è arricchita da alcuni dettagli (vedi foto) come la parte di un arco del 1523 recuperato a Borgata Martini, Sampeyre, e da una monofora medievale con inciso il giglio del Delfinato e la croce di Malta, simboli di un passato della Valle ricco di storia. Il capolavoro di Peiu è il tetto realizzato con lose recuperate da numerosi tetti dismessi in alta valle. Degna di nota è anche la nocciolaia (gai in lingua d’Oc) scolpita su pietra ollare e divenuta chiave di volta di un arco e logo del rifugio. Per gli altri dettagli della struttura vi aspettiamo da noi e Peiu sarà felice di potervi guidare nella storia di questa bellissima costruzione.